Lunghezza

24km

Ascesa

480m

Discesa

480m

Quota Massima

450m

Percorrenza

7h

Difficoltà

Media

Percorribilità

Piedi, (bici con varianti non testate)

Itinerario


1

Stresa

2

Baveno

3

Fondotoce (riserva naturale e casa della resistenza)

4

Cavandone

5

Suna

6

Verbania-Intra


Fondo


Asfalto


Sterrato


Sentiero

Questa tappa ci porta a percorrere l’intero golfo Borromeo che ospita le omonime isole e, rivolto a nord-ovest, accoglie uno dei principali immissari del lago Maggiore: il fiume Toce, che qui termina la sua corsa dopo aver percorso i più di 83 km che lo separano dalla piana di Riale (val Formazza), dove nasce.
Partiamo seguendo il bel lungolago di Stresa e, iniziando ad allontanarci dall’abitato, percorriamo un breve tratto di statale per poi svoltare a sinistra, lasciare la riva e salire di quota. Questa prima salita ci permette di lasciare l’asfalto e procedere su sterrato in una zona boscata, fino a ridiscendere verso il lago a Baveno.
Qui superiamo il corso del fiume Selvaspessa, che nasce dal Mottarone, e riprendiamo un poco di altitudine per seguire l’asfaltata Strada Cavalli.
Ritroviamo lo sterrato all’altezza della torraccia Medievale di Feriolo, da dove il sentiero in ripida discesa ci riporta allo specchio d’acqua. Ci troviamo così nella piana che segna l’apice del golfo Borromeo. Superiamo il torrente Stronetta e proseguiamo, con vista a sinistra sul Montorfano (così chiamato per la sua posizione solitaria al centro della piana) fino ad incontrare il fiume Toce e ad attraversarlo grazie al ponte.
Entriamo così nel territorio di Fondotoce, dove sorge uno dei più importanti complessi della zona dedicati alla memoria partigiana: la Casa della Resistenza. Questo territorio è stato infatti teatro di diversi scontri e di episodi brutali durante la Guerra di Liberazione e durante la tappa si incontreranno diversi luoghi che custodiscono queste memorie.
Attraversiamo la Riserva Naturale di Fondotoce, per poi lasciare nuovamente la riva ed affrontare l’ultima salita della tappa.
Ci dirigiamo verso Cavandone, seguendo un sentiero bello ma ripido nel bosco. Giunti alla frazione possiamo riprendere fiato ai piedi dello splendido tasso secolare che cresce accanto alla chiesetta della natività. Vale la pena fare una piccola tappa al cimitero del paese e, affrontando ancora un poco di salita, al centro abitato.
Ridiscendiamo poi, sempre su sentiero e mulattiera, verso l’abitato di Suna, dove imbocchiamo la via del Partigiani (lungo la quale si trovano diverse targhe che ricordano alcuni caduti della resistenza verbanese). Raggiungiamo poi il lungolago, che seguiremo in piano negli ultimi 5 km di questa tappa.
Siamo nel territorio di Verbania, il centro più importante lungo la sponda piemontese del lago Maggiore e capoluogo della provincia Verbano-Cusio-Ossola.
Il promontorio triangolare su cui si sviluppa la città segna il confine del golfo Borromeo, e si divide nei territori di Suna, Pallanza e, oltre il torrente san Bernardino, Intra.

La Casa della Resistenza
A Fondotoce si trova un importante centro dedicato alla memoria della guerra di liberazione e degli episodi salienti che hanno avuto luogo in queste zone: la Casa della Resistenza.
Il punto preciso in cui sorge la Casa, vicino al canale che congiunge il lago di Mergozzo al Maggiore, è già di per sé significativo: proprio qui vennero fucilati, il 20 giugno 1944, quarantatré partigiani arrestati durante i rastrellamenti in Val Grande dei giorni precedenti. Si tratta dell’Eccidio di Fondotoce.
Dopo essere stati torturati e fatti sfilare in corteo da Intra, quarantasei partigiani arrivarono sul luogo della fucilazione. Tre di loro vennero risparmiati, mentre uno si salvò fortunosamente. Si tratta di Carlo Suzzi che, aiutato dalla gente del posto, tornò poi nella formazione Valdossola con il nome di battaglia “Quarantatré”.
La fucilazione fu probabilmente una rappresaglia per gli oltre quaranta fascisti del presidio di Fondotoce catturati il 30 maggio (e non uccisi) da una squadra del “Valdossola”.
Sul sito della Casa della Resistenza si trova la testimonianza forte lasciata da Carlo Suzzi nella quale ricorda il giorno dell’eccidio.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, un gruppo di partigiani che operava sul Mottarone è impegnato a Baveno in un’azione contro tedeschi e fascisti, con l’obiettivo di fare prigionieri da scambiare con i numerosi compagni arrestati durante i rastrellamenti.
Lo scontro a fuoco con alcuni nazisti e fascisti, che probabilmente stanno tornando dall’esecuzione di Fondotoce, è inevitabile. Gli spari richiamarono le truppe tedesche alloggiate lì vicino e i partigiani dovettero ritirarsi. La rappresaglia non si fa attendere e, la mattina seguente un feroce rastrellamento per le strade e le case di Baveno porta all’arresto di circa cinquanta persone. Alcuni vengono rilasciati, altri trasferiti in carcere e altri ancora deportati. Nel tardo pomeriggio, 17 ragazzi arrestati in Valgrande vengono portati nella piazza dell’imbarcadero a Baveno e fucilati sul lungolago. I loro corpi vennero abbandonati lì, a monito per la popolazione, fino al giorno dopo, quando vennero sepolti in una fossa comune. undici di loro non vennero mai identificati.
la guerra di Liberazione in queste zone fu particolarmente sanguinosa. un altro episodio saliente risale all’autunno del 1943, quando le SS appena stanziate sul lago Maggiore, uccisero almeno 57 ebrei in diverse località. Si tratta della prima strage di ebrei avvenuta in Italia, la seconda per numero di vittime dopo quella delle Fosse Ardeatine.
Per informazioni: www.casadellaresistenza.it



Riserva naturale di Fondotoce
L’ultimo tratto del fiume Toce, con la sua piana alluvionale, costituisce un ambiente naturalistico tra i più ricchi e preziosi, anche perché sempre più rari. La zona umida di Fondotoce è uno degli ultimi canneti dell'intera costa occidentale del lago Maggiore e fa parte della riserva naturale di Fondotoce, istituita nel 1990.
Si tratta di circa 30 ettari di palude a canne, delimitata da zone a vegetazione fitta e ricche di salici. Il canneto è un importante depuratore naturale per il lago e habitat riproduttivo per molte specie di pesci. Al suo interno vivono la biscia d'acqua, la tartaruga palustre e la rana verde. ma sono soprattutto gli uccelli (oltre 130 specie censite, tra le quali il beccaccino, il germano reale, lo svasso maggiore e il cigno reale), a trovare qui l'ambiente ideale per la nidificazione o, come avviene con le cicogne, per la sosta.
la riserva ospita il Centro studi sulle migrazioni che, tramite l’inanellamento (ovvero l’applicazione e la lettura di anellini di riconoscimento agli esemplari), raccoglie dati sugli spostamenti e i flussi migratori dei volatili.

A Pallanza, poco fuori Intra, puoi soggiornare all'Ostello di Verbania - +39 0323 501648 - ostelloverbania@gmail.com - www.ostelloverbania.com
Altrimenti ti consigliamo quindi di utilizzare i più svariati siti di prenotazione on-line per prenotare i tuoi pernottamenti.

Se volessi dormire in tenda, ti segnaliamo questi campeggi:
- Camping Village Isolino - www.isolino.it
- Conca D'Oro Camping. - http://www.concadoro.it/

Stresa:
stazione ferroviaria con collegamenti da/per Sesto Calende, Milano, Meina, Verbania, Domodossola
Autobus, linea S.A.F. con collegamenti da/per Intra, Meina, Arona
In battello

Intra:
stazione ferroviaria con collegamenti da/per Sesto Calende, Milano, Meina, Stresa, Domodossola
Autobus, linea S.A.F. con collegamenti da/per Areoporto Malpensa, Novara, Borgomanero, Stresa, meina, Arona; linea 3 VCO con collegamenti da/per Cannobio, Brissago
In battello, collegamento da/per Laveno


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Le uscite di tracciaminima

Qui si trova il racconto di un’uscita - con interprete Lis - organizzata da Tracciaminima lungo questa tappa, con visita alla Casa della Resistenza e a Cavandone.

Ammappala #1

Raccontano di noi

Qui trovi il racconto del giro inaugurale di questa tappa del Cammino del Lago Maggiore

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